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Come Nasce uno Snowboard: dal Legno alla Neve
Dentro una tavola artigianale: il legno, l'anima dello snowboard.
Andrea
11/11/20258 min leggere
Come costruire uno snowboard
Prima di parlare di come nasce uno snowboard e di come è costruito, è importante capire perchè costruirne uno. L'idea di approfondire questo tema mi è nata proprio durante una delle mie tante giornate sulla neve e in particolare durante un'uscita in splitboard.
Mi accorsi che, sollevando il piede, la punta della mia splitboard cadeva in avanti e mi dava parecchio fastidio durante le inversioni, specialmente in condizioni di neve profonda; per questo, la prima cosa che mi venne in mente di sperimentare, fu quella di provare a posizionare il puntale qualche cm più avanti per ottenere un migliore bilanciamento dello "sci" una volta che questo fosse stato svincolato dal terreno.
Fu al termine della stagione sciistica che decisi che era giunto il momento di unire la mia passione per il legno alla mia passione per lo snowboard e provare a dare vita al mio primo snowboard artigianale.
Negli anni a venire, in estate, ho continuato a costruire tavole artigianali con l'obbiettivo di adattarne le caratteristiche al mio stile e alle mie esigenze.


Come un fiocco di neve, ogni rider è unico e ha bisogno di un vero e proprio vestito su misura, capace di vibrare alla sua stessa frequenza.
Dalla teoria alla pratica: la costruzione passo dopo passo di uno snowboard artigianale
Finalmente entriamo nella fase in cui le idee prendono forma. Dopo aver progettato su carta la nostra tavola, è arrivato il momento di scegliere i materiali che diventeranno la vera anima del nostro nuovo snowboard.
L'elemento principale di cui avremo bisogno sarà il legno, il quale determinerà sostanzialmente peso e flex della nostra tavola e, di conseguenza, l'utilizzo che ne vorremo fare. Il legno è a tutti gli effetti quello che in termini tecnici viene definito il core dello snowboard.
Altri materiali che intervengono nella costruzione di uno snowboard sono le fibre, la soletta, le lamine e il topsheet.
IL LEGNO
Quando parliamo di snowboard artigianali fatti a mano, parliamo di pezzi unici. Questa unicità deriva anche dalla possibilità di scegliere legni più pregiati di quelli utilizzati convenzionalmente dalle case produttrici e di combinarli insieme per ottenere un buon risultato prestazionale e qualitativo.
La combinazione di pioppo e faggio è generalmente quella più utilizzata dai grandi brand per la produzione della stragrande maggioranza degli snowboard presenti sul mercato. Nelle tavole di più alta gamma si possono trovare il bamboo, la betulla e la paulownia.
Per le mie tavole artigianali ho utilizzato prevalentemente legno di frassino, paulownia, toulipier, mogano, faggio e acero.
Nello specifico, faggio e acero li ho utilizzati spesso come sede per gli inserti (boccole) e il mogano, per durezza e resistenza all'umidità, l ho utilizzato per tavole con sidewall completamente in legno (fianchetti). La paulownia, per flessibilità e leggerezza, l ho utilizzata prevalentemente per la costruzione di splitboard, mentre la combinazione di listelli di frassino e toulipier l'ho preferita per le mie tavole da carving/freeride.


Dopo avere incollato i vari listelli di legno tra loro, ho ottenuto una tavola di circa 40cm che ho successivamente provveduto a piallare per ottenere una superficie completamente piana, nonchè il primo vero core del mio snowboard.
A questo punto non rimane che tracciare con una penna la linea longitudinale che corrisponde alla metà (*) della nostra tavola e poi ricavare la lunghezza di nose, tail e la posizione dei fori per gli inserti degli attacchi.
Successivamente, tracciare due ulteriori linee longitudinali (una superiore e una inferiore) spostate di circa 5 mm rispetto alla linea di metà (*).
Adesso siamo pronti ad applicare una metà del template al nostro core, bloccarlo in posizione corretta con dei morsetti da falegname e, con una fresa a copiare da 15/20mm, seguire il profilo per ricavare il canale dentro al quale verrà colata la resina poliuretanica bicomponente che determinerà il nostro sidewall lungo tutto il perimetro della tavola.
Prima di procedere con qualsiasi operazione, è fondamentale disegnare su una tavola economica in abete (reperibile in qualsiasi brico) il template del nostro snowboard, tagliarlo prima a metà longitudinalmente e poi ritagliarlo con precisione mediante l'utilizzo di un seghetto alternativo.


Non ci resta che forare il nostro core in prossimità dei segni per creare la sede degli inserti. Pratichiamo prima lo svaso inferiore della profondità che consente alla base della boccola di adagiarsi perfettamente senza sporgere e poi il foro definitivo per l'alloggiamento (a pressione) dell'inserto.
L'ultima operazione da fare al nostro core, prima di inserire le boccole, è quella di piallarlo per ottenere una punta e una coda più sottili rispetto alla parte centrale della nostra tavola. E' sufficiente posizionare il core su una tavola piana, spessorare della misura e della lunghezza desiderata le zone del nose e del tail e bloccarlo con delle viti per legno avendo l'accortezza di posizionarle in una zona in cui la pialla non lavori.
ATTENZIONE: Applicare il template sulla linea superiore e su quella inferiore, NON su quella della metà (*), questo perchè consentirà alla resina di penetrare per alcuni mm all'interno del core garantendo un risultato qualitativamente migliore.






LE FIBRE
Le fibre (principalmente vetro o carbonio) determinano sostanzialmente la rigidità torsionale e la reattività dello snowboard. Esse vengono laminate sopra e sotto il core, impregnate di resina epossidica. Sono generalmente suddivise in fibra biassiale, triassiale e unidirezionale e hanno lo scopo di migliorare struttura, risposta e durata della tavola.
Sintetizzando, potremmo dire che che fibre biassiali vengono utilizzate per tavole più flessibili, magari orientate al freestyle e al jibbing, mentre la fibra triassiale è più indicata per garantire maggiore stabiità e precisione.
Per quanto riguarda il carbonio, essendo un materiale leggero e molto reattivo, viene tendenzialmente utilizzato in strisce o inserti per migliorare il pop o irrigidire alcune aree.
LA SOLETTA
La soletta è la base del nostro snowboard, la parte a diretto contatto con la neve (e le pietre!!!) e che ci permette di scivolare.
Le solette sono fatte di un materiale plastico conosciuto come P-tex, HDPE (polietilene ad alta densità) o UHMW-PE (polietilene ad altissimo peso molecolare) e possono essere di origine estrusa o sinterizzata, in funzione del processo di lavorazione che hanno subito.
Le differenze sostanziali tra una soletta estrusa ed una sinterizzata sono che le prime risultano essere più economiche e più facilmente riparabili ma godono di minor scorrevolezza.Sono generalmente utilizzate nella costruzione di tavole entry-level. Le solette sinterizzate, al contrario, vengono impiegate in snowboard più performanti e come caratteristiche principali hanno la capacità di assorbire meglio la sciolina, essere più resistenti agli urti e avere una maggiore scorrevolezza.
Adesso che abbiamo scelto quale soletta applicare al nostro snowboard artigianale, non ci resta che procedere al taglio.
Stendiamo il rotolo di P-TEX sotto a un peso che lo mantenga in posizione per almeno 24h ore. Trascorso questo tempo, utilizziamo l'intero template per riportare la sagoma sul P-TEX e, preferibilmente con un taglierino ben affilato, procediamo delicatamente al ritaglio della nostra soletta.




LE LAMINE
E le lamine come le hai messe? E' questa una delle domande più ricorrenti che mi viene fatta quando qualcuno vede i miei snowboard artigianali. Ed effettivamente, se guardiamo una tavola finita, non è così intuitivo capire come vengano applicate. La buona notizia è che di tutto il lavoro, forse, le lemine sono la parte meno complicata.
Iniziamo a tagliare il rotolo della lunghezza che ci è necessaria. Modificando una vecchia tenaglia, è possibile ottenere una pinza piega-lamine fai da te davvero performante. Quindi, con pazienza, modellare la lamina seguendo il profilo della soletta e verificare che si adagi ad essa perfettamente.
Con delle piccole mollette, bloccare la lamina nella posizione corretta e fissare provvisoriamente con delle gocce di super-attak.




IL TOPSHEET
Quando vedi una tavola con una grafica che ti piace, stai osservando quello che in termini tecnici si chiama topsheet di uno snowboard.
Può essere stampato su un materiale plastico oppure trasparente da applicare come protezione a una impiallacciatura di legno vero. Qualora la scelta dovesse ricadere su una impiallacciatura, si può anche optare per una stesa di resina epossidica ulteriormente rifinita con spray trasparente bicomponente.
In entrambi i casi, è necessario provvedere allo srotolamento del topsheet e mantenerlo in posizione distesa con dei pesi per almeno 24h. Questo per agevolare il lavoro di laminazione in fase di assemblaggio.


Dal sogno alla tavola: dentro il processo di costruzione di uno snowboard
Siamo arrivati al momento più importante di tutto il lavoro svolto fino a qui: la vera costruzione sandwich dello snowboard.
Per prima cosa è fondamentale essersi costruiti uno stampo (maschio e femmina, camber, rocker, flat, ibrido ecc) rivestito con lamiera in acciaio, all'interno del quale avverrà tutta la fase di laminazione.
La pressatura l'ho ottenuta compattando le due parti dello stampo utilizzando semplicemente dadi e barre filettate.


LA LAMINAZIONE
Posizionare lo stampo inferiore su due cavalletti che consentano di lavorare comodamente.
Con l'aiuto di un buon nastro biadesivo, fare aderire la parte inferiore della soletta alla lamiera dello stampo. Stendere con una spatola di plastica uno strato di resina epossidica e applicare delle striscioline di apposita gomma (VDS Rubber) sulle lamine. A questo punto srotolare il primo strato di fibra a contatto con la soletta e stendere ulteriore resina epossidica fino impregnare completamente tutto i materiale. Stendere uniformemente senza paura di eccedere.
Inseriamo il core.
In questa fase può essere utile segnare preventivamente la posizione del core all'interno dello stampo oppure applicare con resina epossidica delle spine in legno sulla soletta,in corrispondenza dei rispettivi fori nel legno (vedi foto sotto).
Applicare altra resina epossidica sul core e fare aderire ad esso il secondo strato di fibra, impregnandolo ulteriormente.
Concludere il sandwich con la stesura del topsheet, qualunque esso sia.
ATTENZIONE: In caso di impiallacciatura, applicare qualche strato di pellicola trasparente tra topsheet e stampo superiore.
Mediante il sistema di dadi e bulloni precedentemente descritto, serrare uniformemente con forza lo stampo e lasciare in posizione per almeno 48h


LA SFORMATURA
Trascorse le 48 h, è il momento di aprire lo stampo ed estrarre il nostro snowboard che, in questa fase, non è altro che un rigido blocco rettangolare.
Aiutandoci con un apposito distaccante e una leva, cerchiamo di sollevare la tavola dallo stampo inferiore fino a liberarla completamente.
Con l'aiuto di un seghetto alternativo, togliamo grossolanamente il materiale in eccesso fino a liberare il nostro snowboard artigianale.
LA FINITURA
Una volta rifinito il taglio primario, siamo finalmente in possesso di una vera tavola artigianale che necessita solo delle ultime cure prima di fare il suo esordio sulla neve.
Se abbiamo già applicato il topsheet definitivo, possiamo provvedere a "sfondarlo" in prossimità degli inserti per liberarli. Se invece abbiamo applicato una impiallacciatura in legno senza topsheet protettivo, prima di liberare gli inserti, possiamo stendere una prima mano di resina epossidica, lasciare asciugare 24h e stendere poi la seconda. Tra una mano e l'altra è consigliabile passare una carta vetrata molto fine. Lo stesso procedimento è da ripetersi prima di applicare lo spray trasparente bicomponente.
Non ci rimane che recarci presso il laboratorio di sci e snowboard di fiducia ad effettuare la spianatura, affilare le lamine e fare prima sciolina.
E' ora di scendere in pista!!!




Il cuore comicia a battere
Mani, testa e trucioli. Il caldo estivo è ormai un ricordo lontano, il laboratorio è silenzioso e il momento tanto atteso è finalmente arrivato: il mio snowboard artigianale tocca la neve per la prima volta.
Non serve dirvi cosa si prova a surfare la neve con il proprio lavoro sotto i piedi.



Conclusioni
Realizzare uno snowboard è un viaggio che parte dai materiali grezzi e finisce sulla neve, quando finalmente senti sotto ai piedi quacosa che prima era solo un'idea.
Se questo articolo ti ha chiarito dei dubbi, ti ha incuriosito o ti ha semplicemente fatto venire voglia di saperne di più, puoi scrivermi dalla pagina contatti per domande o suggerimenti.
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